Ricerca e Sviluppo


Stefano Fantin si è laureato alla laurea specialistica in Informatica presso la Università degli Studi di Milano Bicocca, con una Tesi di laurea sulla Cyber Security, quindi la zona rossa (area riservata). L’obiettivo di ricerca e sviluppo della Tesi, ha nome in codice “Waterwall” cioè al posto del firewall che filtra gli accessi su “nome utente e password”, Stefano Fantin ha pensato a Waterwall cioè al posto di “nome utente e password” c’è la fotografia del volto, prima che FaceID di Apple fosse creato. Waterwall è autenticazione biometrica, basata sul riconoscimento del viso. Il nome Waterwall deriva dalla teoria “sono tutte le trasformate dell’acqua con le correnti dello zolfo” perchè prima il pianeta Terra era Pangea.

Purtroppo, nessuno nel mondo accademico, ha scritto articoli sulla idea di Waterwall, non esisteva ancora il FaceID di Apple, e quindi non ha avuto successo.

Stefano Fantin, ha provato due volte l’ammissione al dottorato di ricerca, con “Il Diamante di Davide” dove al posto di RSA si usa il Diamante di Davide. E’ difficile spiegare “Il Diamante di Davide”, ma in due parole “il monitor”, detta meglio in due parole “il viso”. Nella zona rossa (area riservata) si entra dal monitor, si entra dal viso. Il monitor è il viso del computer. La informazione grafica (infografica) su Il Diamante di Davide, che vuole fare capire come sostituire RSA, è la seguente.

Per il Diamante di Davide, come per Waterwall, nel mondo accademico, non c’era documentazione, quindi non c’è stato il successo accademico, volutamente cercato. Il Diamante di Davide è il seguito di Waterwall.


SCENARIO

Il codice a barre è la leva del cambiamento che spazza via il vecchio per fare posto al nuovo : “datemi una leva e vi solleverò il mondo”.

Il codice a barre è ATTUALMENTE il FaceID (di Apple) dei poveri.

Adesso si usa il codice a barre nella zona rossa, ma quasi 10 anni fa, Stefano Fantin, partendo dal codice a barre ha pensato alla fotografia del volto, prima che FaceID di Apple fosse creato. Waterwall è autenticazione biometrica, basata sul riconoscimento del viso. Dopo quasi 10 anni, il firewall potrebbe usare il codice a barre (FaceID dei poveri). Una implementazione spartana, cioè una implementazione primitiva, è il firewall con il codice a barre. Una implementazione più evoluta è appunto Waterwall.

Il Diamante di Davide è il seguito di Waterwall, perchè adesso il firewall lavora con RSA, mentre Waterwall vuole lavorare con il Diamante di Davide.

Per spiegarlo a un bambino… l’idea del riconoscimento facciale è il codice a barre in tre dimensioni. Un codice a barre del viso, cioè detta in parole semplici, un codice a barre in tre dimensioni. Il codice a barre in tre dimensioni è basato sul riconoscimento del viso, detta meglio il codice a barre in tre dimensioni è biometrico.

Riassumo tutto dicendo, in due parole “il monitor”, detta meglio in due parole “il viso”. Nella zona rossa (area riservata) si entra dal monitor, si entra dal viso. Il monitor è il viso del computer.



Nonostante queste due batoste, non documentate da nessuno della comunità scientifica, nemmeno Apple aveva fatto il FaceID, Agenzia Web Online, investe in ricerca e sviluppo :

Agenzia Web Online, ha provato la strada accademica con la zona rossa (area riservata), ma non ha avuto il successo duramente cercato, e Agenzia Web Online, adesso tenta la strada della zona verde, dove, 1 azienda è 1 cartella con dei files.

La nostra visione aziendale, in ricerca e sviluppo, la abbiamo condivisa, e ci auguriamo la seguente frase : “Audentes fortuna iuvat”.

Non ci sceglie solo chi è vicino a noi.

0/5 (0 Recensioni)
0/5 (0 Recensioni)
Spread the love
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Questo sito è conforme alla Legge sulla Protezione dei Dati (LPD), Legge Federale Svizzera del 25 settembre 2020, e al GDPR, Regolamento UE 2016/679, relativi alla protezione dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati.