Gestione della conoscenza
Quando un’azienda decide di entrare in una determinata fascia di mercato, non può iniziare dal nulla: esistono dei criteri secondo i quali è necessario agire ed esistono parametri che vanno attentamente analizzati. Lo studio dei competitors e del mercato è necessario non solo per districare le possibili strategie da adottare, ma anche per poter confrontare i risultati delle proprie strategie con quelle esistenti.
Le decisioni prese all’interno di un’azienda sono quindi il risultato di un processo, che però non è né formale né ha un iter ben definito. Benché qualcuno abbia provato a formalizzare questi processi e il modo in cui le persone ragionano, il risultato netto è che il comportamento delle persone è raramente quello che ci si aspetta.
In linea generale, il processo di studio del mercato ha due componenti fondamentali:
- componente dialogica, ovvero comunicazione tra le persone. Quando esse non hannoabbastanza informazioni, possono chiederle a qualcuno in modo implicito od esplicito. Nelle aziende il “decisore finale” è chiamato Chief Executive Officer (CEO) che è eventualmente affiancato da un consiglio, a cui fa capo. Il CEO deve comunicare costantemente con tutte le persone coinvolte nel progetto, scambiando informazioni per trovare il modo di portare profitto all’azienda.
- componente documentale, ovvero scambio e/o condivisione di documenti. Non solo c’è una comunicazione tra le persone, ma c’è anche uno scambio di documenti necessario per avere una base comune su cui discutere. Si raccolgono informazioni e si fanno studi sul mercato in cui si intende entrare, e nel modo in cui entrare sul mercato.
La gestione della conoscenza e delle informazioni è una componente fondamentale per tutti i settori in cui si rende necessario prendere un certo tipo di decisioni, non legate strettamente ai dati certi dell’azienda, ma spesso legate a dati incerti.
Due settori che hanno conosciuto un’evoluzione in questo senso negli ultimi anni, sono quello di marketing e quello commerciale, specialmente quello di marketing che non solo si basa su dati incerti – al pari del commerciale – ma deve anche interpretare i comportamenti delle persone.
I sistemi informativi per il marketing e il commerciale non nascono nell’area dei sistemi di supporto alle operazioni, ma nell’area di elaborazione delle informazioni e si evolvono verso la gestione dei flussi informativi, perché devono prendere in considerazione molte più fonti di informazione, anche esterne.