Per quanto riguarda gli attuali software ERP, come SAP, e il loro uso su piattaforme cloud, è necessario che essi siano modulari. Per poterli rendere tali, bisogna suddividere il sistema in moduli in base ai servizi offerti (tra i quali anche il database) che si devono collegare alla
piattaforma messa a disposizione dal cloud computing. L’idea è quella di sostituire i processi di integrazione interni con processi di integrazione esterni: solo chi è capace di fare questo può proporsi come gestore del cloud. In questo modo il software perde valore, dando un impulso notevole allo sviluppo di software Open Source, perché tutto si trasforma nel servizio offerto dal cloud.
È infatti il software Open Source ad essere il miglior candidato di Software as a Service, poiché chi lo sviluppa può anche ignorare i problemi di integrazione con la piattaforma e anzi, è il gestore del cloud che deve occuparsi di questo aspetto. Più precisamente, lo sviluppo di software Open Source non si propone ad un vasto pubblico di utenti, ma può interagire con pochi fornitori di servizi di cloud computing che potranno poi vendere il software come servizio ad un pubblico più ampio.
Nell’idea di integrare i moduli, una parte importante è svolta dalle ontologie, perché da una parte garantiscono la continuità con l’esistente e dall’altra parte possono essere gestite dal fornitore del cloud.