Visione a 3 facce
All’interno dell’organizzazione esistono tre ambiti d’interesse per i sistemi informativi:
- l’ambito operativo, quello relativo alla registrazione dei fatti dell’azienda, necessario per il suo governo;
- l’ambito decisionale, relativo all’elaborazione delle informazioni per sviluppare la Business Intelligence;
- l’ambito collaborativo, relativo alla gestione dei flussi comunicativi e di conoscenza nell’azienda e con interlocutori esterni, necessario per poter concepire il nuovo.
Al funzionamento dei sistemi informativi corrisponde buona organizzazione delle attività e quindi vantaggio per gli stakeholder (siano essi i dipendenti, i soci, i fornitori, lo stato).
Questa suddivisione dei sistemi informativi, detta a “tre facce”, venne proposta in due articoli alla fine degli anni 90 da un gruppo di esperti provenienti da università e background diversi, sosteneva la necessità di tenere conto dei tre ambiti per la realizzazione di un sistema efficace.
Le tre facce del sistema non vanno intese come componenti costitutive del sistema, ma come tre aspetti dell’azienda da considerare nello sviluppo di nuovi sistemi.
Sebbene i primi sistemi informativi nascessero esclusivamente per il supporto delle operazioni, durante la loro evoluzione non fu eseguita una propria separazione delle 3 facce del sistema, ma esse si sono amalgamate nei vari componenti che costituiscono il sistema nella sua interezza; i sistemi venivano creati per utilizzi specifici ed ognuno di essi aveva, al suo interno, aspetti propri ad ognuna delle 3 facce. Ad esempio, l’evoluzione dei sistemi a supporto delle operazioni proseguiva durante la nascita e lo sviluppo dei sistemi per la Business Intelligence.
Questo contribuiva alla realizzazione di sistemi composti da delle componenti separate, ma collaboranti. Ognuna di queste componenti ha una evoluzione separata dalle altre e la crescita del sistema consiste nelle scelte relative all’ottimizzazione dell’integrazione dei sistemi esistenti. Tali scelte d’integrazione però introducono rigidità e condizionano le scelte future: l’innovazione di un software continua per anni (10 o 15 anni) e mette continuamente in discussione i sistemi esistenti. Le scelte fatte nel passato riguardano le relazioni che intercorrono tra le componenti e che hanno condotto alla situazione attuale, non solo a livello di sistema, ma anche a livello di pregiudizi: convinzioni e consuetudini che si sono radicate nell’azienda, specialmente in situazioni di alta stabilità.
Le tre suddivisioni che abbiamo visto sono da considerarsi tre facce di uno stesso problema e non tre componenti distinti.